Giovedì 24/4/'03 era affisso nella bacheca della sala mensa della Meccano
A.(ex Goodyear) copia di un verbale d'accordo con annesso un comunicato
dell'azienda che invitava gli operai, in assemblea permanente da circa 120
gg, a smobilitare tale presidio.
L'inutilità del presidio veniva giustificata con la firma in calce delle RSU
confederali, dei provinciali di categoria: V. Quaranta (Fiom), S. Di Manno
(Fim) F. Giordano (Uilm), ad un nuovo verbale d'accordo firmato alla
presenza del prefetto di Latina con F.M. Bombacci della Meccano Aeronautica
e M.Moretti dell'Associazione Industriale di Latina.
L'accordo è stato firmato il 22/04/'03, dalle parti, senza una consultazione
preventiva dei 207 operai ex Goodyear coinvolti.
Gli operai presenti all'assemblea permanente non hanno avuto altra scelta
che prendere atto dell'accordo e saggiamente togliere le tende, senza per
questo rimanere inattivi.
Hanno da subito dato mandato ad un legale perché impugnasse l'accordo del
22/04/'03, l'avvocato ha redatto una denuncia per la Procura della
Repubblica di Latina perché "voglia disporre le opportune indagini al fine
di valutare la liceità delle condotte poste in essere da tutti i
protagonisti della vicenda.".
Oggi sabato 27 aprile, gli operai si sono dati appuntamento davanti ai
cancelli dell'ex Goodyear e fin dalle 8.00 vi era una massiccia
partecipazione, alle 11,00 erano state raccolte tra gli operai interessati,
120 firme (ben oltre il 51%) da allegare all'esposto.
L'esposto verrà presentato al Tribunale di Latina lunedì 28 aprile.
Ciascun operaio, intanto, ha firmato e inviato una lettera dove si contesta
integralmente l'accordo firmato il 22/04/'03. La contestazione viene così
motivata: " Il sottoscritto ha stipulato un accordo individuale con la M.A.
per l'assunzione a tempo indeterminato presso il sito produttivo ex
Goodyear... il contratto individuale prevede esattamente il percorso che
porterà all'espletamento a tempo indeterminato di una nuova attività
produttiva. Poiché non è intenzione del sottoscritto avvallare accordi
modificativi e peggiorativi del contratto stipulato il 19/03/2002, si
disconosce ogni valore vincolante all'accordo nonché ogni potere
rappresentativo alla RSU ed alle strutture provinciali di categoria in detta
materia."
La lettera è stata inviata al Prefetto di LT, alla Meccano e alle sedi
nazionali di Fiom Uilm e Fim.

Intanto, ieri a Valmontone e Artena nel sud di Roma, si sono svolti i
funerali di M.C. e F. P. i due operai trentenni morti folgorati dai fili
dell'alta tensione mentre lavoravano alla costruzione di un nuovo capannone
per l'impresa COGEMA. Migliorano le condizioni del terzo operaio ricoverato
nell'ospedale di Colleferro (Roma)
Come al solito la Procura di Velletri ha inviato un avviso di garanzia al
titolare dell'impresa Giuseppe Mattozzi.
Da ottobre '02 salgono a quattro gli operai morti sul lavoro, nel
comprensorio di Colleferro.
Un mese fa un altro operaio di Segni morì fulminato da una scossa elettrica.
Aurelio P. fu ucciso schiacciato da una trave di cemento il 18 ottobre nello
stabilimento Fiat Avio di Colleferro, la coincidenza con lo sciopero
generale "per i diritti dei lavoratori" suscitò un certo clamore.
Anche in quell'occasione la procura inviò un avviso di garanzia, da allora
il più assoluto silenzio circonda la morte di Aurelio P.

Quanto vale la vita di un operaio?



AsLO /Operai Contro-Sezione Lazio
Aprile 2003