Ultimo Aggiornamento : 10-09-2003 : Last Release
Nei segni che confondono la borghesia, la nobiltà e i meschini profeti del regresso riconosciamo la mano del nostro valente amico, Robin Goodfellow, la vecchia talpa che scava tanto rapidamente, il grande minatore: la rivoluzione! - KARL MARX -
 
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Al Richardson (1941-2003): storico militante del movimento rivoluzionario

 

 

Al Richardson è improvvisamente scomparso il 22 novembre all’età di 62 anni. Nato nello Yorkshire si era avvicinato alle idee socialiste aderendo all’organizzazione giovanile trotskista di Gerry Healy Keep Left! nel 1964, subito dopo essersi trasferito a Londra. Ma nel breve giro di qualche tempo abbandonava questo gruppo – da lui ritenuto inveteratamente  settario – per aderire al’International Marxsist Group (IMG, sezione del Segretariato Unificato della IV Internazionale) che operava all’interno del Labour Party. Nel 1968 si impegna nella campagna per la solidarietà con la lotta dei Vietcong. Tra il 1970 e il 1973, dopo aver abbandonato l'IMG, fa parte del “Gruppo Cartista” che raggruppava militanti provenienti dall’IMG e dalla corrente Militant. E’ in questo gruppo che inizia a interessarsi della storia del movimento rivoluzionario del XX secolo e in particolare del trotskismo. Di quel periodo (1972) è un suo  studio pionieristico sulla storia del movimento trotskista in Vietnam ben prima che si potessero essere disponibili le importanti memorie dei partecipanti al movimento trotskista in Indocina e in particolare quelle di Ngo Van.

Dopo il 1973 abbandona ogni militanza attiva tradizionale e si dedica pienamente allo studio e alla ricostruzione storica che assume non come impegno non intellettualistico ma piuttosto come tassello della rinascita più complessiva del movimento rivoluzionario, e cioè della sua memoria.

Da allora inizia la collaborazione con Sam Bornstein che frutterà una serie di libri sulla storia del trotskismo britannico degli anni ’30 e ’40. di cui il più controverso (ma anche il più riuscito) sarà quel War and International che narra le vicende del trotskismo nel decennio che va dalla fine degli anni ’30 alla fine degli anni ’40.

Dal 1988 è il promotore e direttore della rivista Revolutionary History che con il suo taglio non accademico, monografico e attualistico si imporrà come una delle più serie e importanti riviste del movimento rivoluzionario, sin dai primi anni ’90.

Al odiava ogni tipo di agiografia ed era curioso e interessato anche alle altre correnti del movimento comunista del XX secolo dal brandlerismo fino al bordighismo e al consigliarismo (ricordiamo uno splendido numero monografico di RH sull’Italia con contributi di Arturo Peregalli e Paolo Casciola).

Fu uno degli ultimi storici a incontrare C.L.R. James alla fine degli anni ’80; incontro che verrà trascritto in un opuscolo-intervista, importante per chiunque voglia ricostruire la biografia del rivoluzionario di Trinidad.

Al amava il confronto, e va da sé quindi, i pub. In un pub proprio a pochi passi dalla via dove per anni visse Karl Marx lo si poteva trovare molto spesso a discutere e confrontarsi con marxisti e socialisti che giungevano per caso o a proposito a Londra da tutte le parti del globo, accompagnando queste chiacchierate da un buon numero di pinte di birra. Discussioni e libagioni che spesso non avevano termine se non notte fonda e non conducevano da nessuna parte, proprio come deve essere una vera e libera discussione.

Al era anche però anche un’enciclopedia vivente e un indomabile curioso: era un esperto di egittologia, conosceva molte lingue antiche e imprescrutabili ai più, amava la storia medioevale e quella delle religioni. E forse ciò lo condusse ad essere un piccolo luddista e a non provare alcuna simpatia per Internet e tecnologie affini.

Chi lo ha conosciuto non può dimenticare la sua bonarietà, la sua simpatia come del resto la sua irosità.

Nella lunga battaglia per affrancare l’umanità dalla società divise in classi, non ebbe tentennamenti se e come schierarsi sin da ragazzo. Fede che non lo abbandonato fino all’ultimo giorno.

E anche adesso anche quando la quotidianità sembra spazzare via ogni cosa, non ti dimentichiamo, ci sovvieni spesso alla mente con affetto e nostalgia….compagno Al.

 

Yurii Colombo 12.12.2003

 

 

   

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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