LA GUERRA NON E’ FINITA NON FINIREMO DI MOBILITARCI CONTRO DI
ESSA
Il 20 marzo una manifestazione mondiale, raccogliendo l’appello del movimento
statunitense, del Forum di Parigi e del Forum Sociale Mondiale di Mumbay,
riporterà milioni di persone in piazza per dire ancora una volta no alla guerra.
1) L’obiettivo della mobilitazione rimane la cessazione immediata
dell’occupazione coloniale dell’Iraq e il ritiro delle truppe straniere “senza
se” e “senza ONU”. In questo senso, la resistenza irachena all’occupazione
coloniale da parte di Stati Uniti, Gran Bretagna, Italia– così come quella
palestinese all'occupazione coloniale israeliana– è pienamente legittima perché
fondativa del processo di autodeterminazione. Questo è quanto affermano i
movimenti sociali e contro la guerra in tutto il mondo – a partire da quelli
statunitensi – e questo è quanto emerso chiaramente nel recente Forum Sociale
Mondiale di Mumbay.
Per questo diciamo insieme ai popoli e ai movimenti riunitisi a Mumbay :“Via
subito le truppe di occupazione dall’Iraq, autodeterminazione per il popolo
iracheno”.
2) Le spese militari stanno aumentando non solo negli Stati Uniti ma
anche in Europa. Che ciò avvenga a scapito delle spese sociali è ormai evidente
agli occhi di tutti. Le risorse sottratte alle spese sociali servono a
finanziare l’apparato militare statunitense ma anche il progetto di esercito
europeo la cui dottrina militare si ispira alla medesima logica della guerra
offensiva. Insieme alle spese militari stanno aumentando le spese per la
“sicurezza” intesa come fronte interno della guerra preventiva e tesa a
rafforzare la repressione dei movimenti sociali e la militarizzazione della
società. Per questo diciamo insieme ai lavoratori, ai precari, ai disoccupati
scesi in lotta in questi mesi: “Guerra per nessuno, reddito per tutti,
tagliamo le spese militari”
3) Si ripone con forza la questione dello smantellamento delle basi
militari straniere in Italia. Gli Stati Uniti e la NATO stanno allargando le
basi militari della Maddalena, di Camp Ederle e di Camp Darby, stanno costruendo
nuove basi militari a Taranto e Brindisi, estendono i poligoni sottoponendo
quote crescenti di territorio a servitù militari, stanno stoccando segretamente
le scorie nucleari in diversi siti. Per questo diciamo insieme alle popolazioni
scese in piazza in Sardegna, in Toscana, nel Triveneto e nel Meridione: “Via
le basi militari, no alle scorie”.
Su questi contenuti saremo in piazza il prossimo 20 marzo con uno spezzone
unitario qualificato da queste posizioni.
Invitiamo tutti coloro che intendono manifestare la loro incondizionata
opposizione al prosieguo dell’occupazione dell’Iraq e per il ritiro immediato
delle truppe a coordinarsi con noi e a far pervenire da subito ulteriori
adesioni.
E’ decisivo che questo
movimento di massa non si disperda e non dichiari esaurita la sua azione dopo il
20 marzo.
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Prime adesioni:
Antifa (BO)
Associazione Culturale Agorà (Pisa)
Associazione L'altraLombardia-Su la testa
Centro Comunicazione Antagonista (BO)
Centro Popolare Autogestito (Firenze)
Collettivo Antagonista Primavalle (RM)
Comitato Lavoratori contro la guerra (Como)
Collettivo Onda Rossa (MI)
Comitato di Quartiere Alberone" (RM)
Comitato per una Internazionale dei Lavoratori (CIL/CWI)
Coordinamento Lavoratrici Lavoratori Roma Ovest (RM)
Crash" (BO)
Forum Palestina….
Laboratorio Milano/Parma/Roma
La giovane Talpa Edizioni
Out Of Controll(BO
Senza Frontiere (BO)
Progetto Comunista (sinistra PRC)
Red Link
Redazione "SALENTO: CHE FARE ?"
Redazione Contropiano
Redazione Giano
Redazione di Vis-à-Vis
Rete dei Comunisti
Rete no global Campana
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