Vi trasmettiamo accluso il comunicato del Partito
Comunista operaio d'Iraq sull'attacco subito a Nassiria dal terrorismo islamico
e dal contingente militare italiano.
La barbarie del terrorismo islamico cerca di arrestare con i suoi tipici mezzi
il lavoro di organizzazione operaia condotto dai comunisti.
Il partito Comunista Operaio d'Iraq è impegnato a favorire la formazione di
organizzazioni proletarie che vanno dagli shora (consigli), ai sindacati, alle
associazioni di disoccupati e di senzatetto. E' stato impegnato sin
dall'immediato dopoguerra ad organizzare la fornitura di acqua, luce e servizi
essenziali. Si è opposto fin da subito agli appelli alla pulizia etnica lanciati
dai nazionalisti delle etnie curda, araba, turcomanna. Una compagna dell'Ufficio
politico del Partito è stata colpita dalla fatwa (condanna a morte) dichiarata
dal clero islamico. La sua colpa: aver costituito un'associazione per la
liberazione delle donne.
La forza del Comunismo Operaio, in continua crescita, è vista sempre più come
un'alternativa di civiltà nello scenario barbarico imposto dall'imperialismo
americano e dal terrorismo islamico-nazionalista.
L'imperialismo ha sempre usato l'islam politico per indebolire e far regredire
le società medio-orientali allo scopo di meglio depredare l'area dalle sue
ricchezze naturali e dal frutto del lavoro umano.
L'imperialismo americano esercita il suo terrore contro la popolazione inerme.
Può trovarsi in concordanza di propositi con gli islamici, come quando li ha
utilizzati in Afghanistan contro l'URSS. Può trovarsi in opposizione di
interessi, e allora le bare di zinco cominciano a tornare a casa.
Il vice predone Berlusconi ha seguito il capo predone Bush. Ha mandato anche lui
i soldati italiani ad occupare il territorio irakeno. Vecchia storia. Ricordate
Mussolini? "Qualche migliaio di morti per sedermi al tavolo della pace". Vecchia
storia di imperialismo straccione al seguito di imperialismo più forte,
centrodestra o centrosinistra poco importa. Ieri Kossovo oggi Iraq.
Apriamo gli occhi: la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi?
è già in atto per l'imperialismo italiano! Operai, compagni, uomini e donne
amanti della libertà e della pace, apriamo gli occhi! Riprendiamo le bandiere
contro la guerra lasciate cadere dai "pacifisti d'occasione"!
A rimetterci per questa avventura nel ginepraio dello scontro tra il terrore
maggiore americano e il terrorismo "minore" dell'islam politico rischiano di
essere i soldati italiani, carne da macello, prezzo che va pagato per
partecipare alla spartizione del bottino.
Il Comunismo Operaio denuncia la collusione dell'imperialismo italiano con il
terrorismo islamico, che domani non si fermerà di certo di fronte alle pretese
"pacifiste" del corpo militare italiano: quando i soldati italiani saranno visti
come nemici a nulla servirà aver consegnato ai carnefici i nostri compagni.
L'unica via di uscita da questo scenario barbarico è che i proletari, gli uomini
e le donne che vogliono una società senza classi, senza sfruttamento e senza
guerre, prendano il loro destino nelle loro mani. Appoggiamoli con tutte le
nostre forze.
Facciamo appello a tutti i comunisti, a tutti i compagni, a tutti coloro che si
sono schierati nel movimento contro la guerra a continuare questa lotta, perché
la guerra sta continuando.
Pretendiamo tutti ad alta voce che il governo italiano metta
GIU' LE MANI DAI COMPAGNI DEL PARTITO COMUNISTA OPERAI D'IRAQ!
22 luglio 2003 Inchiesta Operaia - Torino
Associazione dell'Inchiesta Operaia
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