Ultimo Aggiornamento : 10-09-2003 : Last Release
Nei segni che confondono la borghesia, la nobiltà e i meschini profeti del regresso riconosciamo la mano del nostro valente amico, Robin Goodfellow, la vecchia talpa che scava tanto rapidamente, il grande minatore: la rivoluzione! - KARL MARX -
 
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SOLIDARETA’ E PIENO APPOGGIO AI
LAVORATORI DELL’ATM DI MILANO
 

 

Il 1° dicembre tutti i lavoratori dell’ATM di Milano, iscritti a tutte le
sigle sindacali, in massa, sono scesi in sciopero dall’inizio alla fine dei
turni di lavoro.

La loro rivendicazione è semplice e chiara: ottenere gli aumenti salariali
entrati in vigore dal gennaio 2002, mai erogati e disposti da un contratto
siglato nel 2000. Dopo una serie di scioperi inutili, che non hanno fatto
ottenere quello che era già stato concordato, i lavoratori hanno
collettivamente rotto le “regole del gioco”, infrangendo la legge
antisciopero nr. 146/90.

I lavoratori dell’ATM, tutti e in massa, stufi di agitazioni che hanno
ottenuto l’unico risultato di ridurre i loro salari, si sono mobilitati
collettivamente per condurre una lotta che potesse ottenere dei risultati con
l’unica possibilità nelle loro mani: bloccare la città fermando veramente i
trasporti pubblici.

Nella loro lotta per ottenere quanto già loro concesso contrattualmente, sono
stati “subito ascoltati” e infatti .... tutti si sono scagliati contro i
lavoratori dell’ATM.

Cgil Cisl e Uil, sia a livello nazionale, sia a quello territoriale, hanno
unitariamente attaccato i lavoratori e si sono adoperati in tutti i modi per
bloccare lo sciopero.
Il governo ha attaccato i lavoratori e promesso ritorsioni.
La Commisisone di Garanzia per il “diritto di sciopero” richiede
provvedimenti disciplinari e sanzioni pecuniarie.
Il sindaco Albertini ha attaccato i lavoratori e promesso inchieste e
punizioni usando tutto l’arsenale giuridico a disposizione dell’azienda e
della magistratura.
I Democratici di Sinistra hanno attaccato i lavoratori.
La Lega Nord ha attaccatto i lavoratori e chiede che paghino “le loro colpe”.
Le Associazioni dei “Consumatori” hanno attaccato i lavoratori.
La Procura avrebbe già aperto un’inchiesta,
Il Prefetto, alla fine, ha precettato i lavoratori perchè non continuassero
nello sciopero anche il 2 dicembre.

NOI STIAMO DALLA PARTE DEI LAVORATORI, SOSTENIAMO LA LORO LOTTA E LI
DIFENDEREMO DALLA REPRESSIONE CON CUI LI SI VUOLE COLPIRE PERCHE’ HANNO OSATO
ALZARE LA TESTA E RIVENDICARE I PROPRI DIRITTI.

Tutti i media si sono subito affrettati ad intervistare “utenti” ovviamente
incavolati per non aver trovato i mezzi di trasporto. Subito è stata lanciata
la questione dei loro “diritti violati”. Ma chi non ha effettivamente diritti
è “l’utente”, quando si trasforma in lavoratore, e lo fa per la maggior parte
della propria vita. Perchè nessuno ha intervistato i lavoratori dell’ATM per
sentire quali fossero le loro ragioni?
Perchè chi si erge a paladino della difesa dei diritti non chiede che siano
pagati ai lavoratori gli aumenti contrattati? Questi aumenti non sono forse
anch’essi un diritto?

Come sempre, quando i lavoratori alzano la testa per difendersi sono
attaccati da tutti. La giornata di lotta all’ATM dell’1 dicembre è un esempio
per tutti i lavoratori, che hanno nelle loro mani solo queste forme di lotta
per difendere le proprie condizioni di vita e di lavoro. Non lasciamo soli i
lavoratori dell’ATM a subire la rappresaglia. La loro lotta è la nostra
lotta.

Chiediamo a tutti, singoli lavoratori, RSU, sigle sindacali e politiche, di
manifestare la propria solidarietà ai lavoratori dell’ATM di Milano inviando
messaggi di appoggio ai riferimenti dello Slai Cobas ATM: fax 02.48032023,
@mail cobasatm@tiscali.it.

DIFENDERE I LAVORATORI DELL’ATM VUOL DIRE DIFENDERE IL DIRITTO DI SCIOPERO DI
TUTTI I LAVORATORI, LA POSSIBILITA’ DI POTER LOTTARE PER MIGLIORI CONDIZIONI
DI VITA E DI LAVORO.

SLAI COBAS - MILANO

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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